ROTAZIONE NELLE CONCESSIONI Con riferimento alla previsione dell’art.187 del codice degli appalti, che prevede la procedura negoziata senza bando con invito ad almeno 10 concessionari (se esistenti), nel rispetto del principio di rotazione, si chiede se è applicabile per analogia l’art.49 comma 5 del codice che esclude la rotazione in caso di assenza di limitazione agli inviti (ma lo fa con esplicito riferimento al 50 comma 1 lett. c, d, e). Inoltre si chiede se e a prescindere dalla risposta al punto che precede, qualora la SA comunque inviti anche il concessionario uscente, l’eventuale presentazione di un numero totale di manifestazioni di interesse a seguito di indagine di mercato, inferiori alle 10 previste, possa far considerare superato il problema della rotazione (qualora ci fosse) considerando che il concessionario uscente non sta “occupando un posto” sottraendolo ad altri operatori potenzialmente interessati a partecipare alla procedura e che di fatto il mercato ha risposto in modo limitato all’indagine di mercato (questa conclusione sarebbe probabilmente in linea con la sentenza TAR Lazio del 29/09/2025 n.16754/2025). Grazie
Buongiorno, vorremmo chiedere quanto segue sul tema dell’accordo quadro: 1. L’importo contrattuale dell’accordo quadro è al netto del ribasso di aggiudicazione? [Cioè se il valore stimato ante procedura di gara è € 500.000,00 e il miglior ribasso offerto è del 20% -> l’importo contrattuale dell’accordo quadro è di € 400.000,00?] OPPURE In generale l’importo di aggiudicazione dell’accordo quadro è il valore stimato ante procedura di gara e quindi può essere utilizzato come importo massimo spendibile nonostante il ribasso offerto per tutti i tipi di appalto? 2. Indipendentemente dalla risposta al punto 1. È corretto che i contratti applicativi vadano stipulati con importi al netto del ribasso offerto? 3. Il punto 1. si pone in linea di massima per tutti i tipi di appalto ma, nel caso specifico di un accordo quadro per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, è possibile che l’importo contrattuale dell’accordo quadro segua comunque il valore stimato ante gara in considerazione del fatto che gli interventi non sono quantificabili esattamente a priori e il ribasso serva solo per definire l’aggiudicatario e gli importi dei singoli contratti applicativi? 4. L’art. 120 comma 9 del Codice (20%) deve essere attivato solo ai contratti applicativi o, nel caso di utilizzo, preventivamente anche sull’accordo quadro? Grazie e cordiali saluti Il Servizio Gare
Buongiorno, la nostra società sta partecipando, in raggruppamento con altre società di ingegneria e società che svolgono i servizi di indagine, ad una gara di accordo quadro per esecuzione di ispezioni su infrastrutture. Il Disciplinare, che vi allego, individua come prestazione principale quella dei servizi di ingegneria e come secondaria quella relativa ai servizi di indagine. Gli importi dei due servizi sono tra loro paragonabili (circa 55% ingegneria e 45% indagini). Per come è strutturato il nostro raggruppamento, in cui le società di ingegneria sono in numero maggiore rispetto a chi fa indagini, 5 contro 2, ci troviamo nella situazione in cui le percentuali di partecipazione sarebbero maggiori per chi fa le indagini. Il quesito che pongo è relativo alla società che assume il ruolo di Mandataria. Visto che il Disciplinare indvidua prestazione principale i servizi di ingegneria, riteniamo necessario che la Mandataria sia una delle società di ingegneria e considerati i nostri numeri, saremmo noi di Seteco Ingegneria a svolgere tale ruolo. Risulta però accettabile, secondo la normativa vigente, che la percentuale della società Mandataria non sia la maggiore del raggruppamento? Ovvero, per dirla in altro modo: può una società mandante avere una percentuale maggiore della Mandataria? Grazie!
Il regolamento di esecuzione (UE) 2025/1197, prevede che, negli appalti di dispositivi medici di valore pari o superiore a 5 milioni di euro, non si possa superare il 50% del valore dell’appalto in prodotti di origine cinese. Poniamo il caso in cui, in una gara, io presenti un’offerta conforme al capitolato, composta da una gamma di prodotti di diverse misure, alcuni di origine cinese e altri di origine UE. In caso di aggiudicazione, una volta raggiunto il limite del 50% per i prodotti cinesi, non potrei fornire ulteriori articoli di origine cinese senza violare la normativa. Tuttavia, se la Stazione Appaltante preferisse quei prodotti e mi ordinasse il 51° pezzo cinese (ponendo che siano 100 pz totali), come dovrei comportarmi?: Quali rischi giuridici correrei nel rifiutare la fornitura oltre il limite (penali, risoluzione per inadempimento). Può essere opportuno vincolare l’offerta con una clausola che indichi chiaramente il rispetto del limite o quali strumenti possono tutelarmi in fase di gara ed esecuzione.
Buongiorno, il contratto derivato da accordo quadro stipulato in seguito a procedura negoziata si configura come un affidamento diretto? C'è chi sostiene questa tesi in quanto la procedura da orchestratore ANAC è AD4. Tuttavia, mi pare che questa tesi confonda la procedura di gara (negoziata o affidamento diretto) con il contratto che viene stipulato (accordo quadro o attuativo derivante da accordo quadro). Non mi risulta si debba avviare una procedura di gara autonoma per stipulare un contratto attuativo. Ringraziamo e restiamo in attesa.
Buongiorno, nell'ambito delle Medie Opere il Comune ha ricevuto un finanziamento per un intervento di ripristino di salto idraulico collassato durante un evento calamitoso. Per esigenze di bando si è proceduto velocemente alla redazione di progetto esecutivo e gara a procedura negoziata su invito (5 operatori) in categoria OG1 con assegnazione a maggio 2024. Purtroppo essendo all'interno del Parco T. sono state necessarie autorizzazioni aggiuntive che hanno posticipato l'inizio dei lavori a settembre di questo anno con uno stato dei luoghi totalmente differente a causa dell'erosione della roggia che di fatto ha creato un nuovo corso deviando dal precedente e rendendo quasi "inutile" la realizzazione del manufatto in cemento armato. In seguito a diversi sopralluoghi l'impresa e la DL hanno rilevato la necessità di intervenire in maniera meno invasiva dal punto di vista delle opere edili ma con interventi di regimazione, posizionamento di massicciate ecc....a questo punto però si pone un problema dal mio punto di vista: come posso gestire l'affidamento all'impresa? Rientra nel caso dell'art. 120 e pertanto non essendo un evento previsto o prevedibile posso procedere comunque alla realizzazione degli interventi? Dal punto di vista procedurale mi sarebbe impossibile fare un nuovo affidamento in quanto condizione del bando era la data di maggio 2024, inoltre essendo un ex pnrr avrei il termine delle opere a marzo 2026. A questo punto chiedo come devo procedere in quanto sicuramente l'intervento richiederà l'approvazione di una perizia di variante ma la cosa che mi preoccupa è la natura dell'appalto che fondamentalmente passa da costruzione pura con opere in c.a. a regimazione e interventi di ripristino dell'alveo. Ringrazio e porgo cordiali saluti
In tema di sponsorizzazioni, il D. Lgs. 36/2023 e ss.mm.i.. (Codice) disciplina espressamente solo il regime di affidamento delle sponsorizzazioni di importo superiore a 40.000 euro nel settore dei beni culturali (art. 134, comma 4, del D.lgs. n. 36/2023), imponendo il rispetto degli obblighi di pubblicità e trasparenza, nonché dei principi di qualità della prestazione, sotto il profilo dei criteri di selezione dello sponsor. Alla luce di ciò si chiede se : per importi sino a 140 mila euro sia possibile porocedere con individuazione diretta dello sponsor (nel rispetto del principio di rotazione) per importi superiori a 140 mila euro, si debba porcedere con procedura che garantisca i principi di cui sopra, sebbene non soggetta al Codice
Buongiorno, pongo il seguente quesito. In data 25/03/2025 abbiamo sottoscritto un contratto con una testata giornalistica locale per una serie di spazi e servizi pubblicitari, con durata fino al 31/12/2025. E’ stato effettuato un affidamento diretto ai sensi dell’art. 50, c. 1, lett, b) del Codice. Attualmente risultano ancora da fruire alcuni spazi pubblicitari e due interviste radio e streaming. Poiché la necessità di comunicazione è legata ai contenuti da diffondere, considerato che sono in programma due bandi pubblici da pubblicare nel mese di gennaio/febbraio 2026, è possibile differire il termine di esecuzione delle prestazioni del contratto in essere per poter fruire di alcuni dei servizi in tale periodo? In caso positivo come si concretizza il tutto, quali sono i passaggi da effettuare?
Buongiorno, ci sono stati assegnati i fondi per il PON/FESR Laboratori Innovativi scuole. Abbiamo intenzione di realizzare un laboratorio informatico (per l'indirizzo di studi Tecnico Informatico) e un laboratorio di cucina (per l'indirizzo professionale enogastronomico). La nota MIM allegata parrebbe escludere la possibilità di frazionare in due lotti la realizzazione dei due laboratori: informatico e di cucina(richiamandosi al parere Anac 40/2023), secondo chi scrive sono due lotti funzionali diversi e autonomi ai sensi art 58 dlgs 36/2023. Potete fornirci un parere? grazie
In una gara sopra soglia lavori, l’aggiudicatario provvisorio ha dichiarato nell’offerta economica lo stesso importo di manodopera quantificato dalla Stazione Appaltante e di applicare il medesimo CCNL indicato negli atti di gara. Sottoposto a verifica di anomalia, invitato a giustificare, tra gli altri, anche i costi della manodopera, l’operatore ha dichiarato che: 1) il costo del personale è stato valutato sulla base delle tariffe indicate nel Prezzario Regionale (utilizzato anche dalla Stazione Appaltante per la determinazione dell’importo a base di gara) e ha fornito una tabella esplicativa in cui per ogni singola unità di personale ha indicato la voce “costo orario sostenuto dall’azienda” pari al costo orario previsto dal Prezzario; 2) il valore indicato nel Prezzario Regionale non è inferiore al valore previsto dai contratti collettivi a cui fa riferimento l’impresa esecutrice. Considerato che il concorrente dichiara di applicare lo stesso CCNL si può dare per assodato il rispetto dei minimi salariali retributivi di cui all’art. 110, co. 5 lett. d) del Codice? Oppure è necessario richiedergli ulteriori chiarimenti in merito alle seguenti voci: retribuzione tabellare annuale, indennità di contingenza, elemento distinto della retribuzione (EDR), eventuali mensilità aggiuntive, eventuali ulteriori indennità previste.
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